Abstract
In questo libro la poetessa di origini ticinesi si smarca dall’immagine di una sofferente cittadina del mondo, ma con una penna ironica si diverte nel ridicolizzare le manie della società argentina nella quale si era inurbata come emigrante, donna e intellettuale. Vengono qui raccolti, per la prima volta in italiano, gli articoli di costume che la Storni scriveva per alcuni giornali degli anni Venti, brevi bozzetti ancora attuali.