Abstract
Il lavoro offre una panoramica sulla letteratura italiana dei e sui viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo (sottocategoria della letteratura della e sull’immigrazione) delineandone a grandi linee l’evoluzione e alcune caratteristiche (formali e sociologiche), definendo l’insieme delle opere che essa comprende (e il loro contenuto) e visualizzando questo insieme in relazione alla letteratura della e sulla migrazione. Il lavoro sostiene inoltre la tesi che nella letteratura dei e sui viaggi della speranza si individuino diverse tendenze osservate da alcuni critici letterari nella narrativa italiana contemporanea e che le caratteristiche di questa letteratura si lascino in gran parte spiegare con il ritorno della figura del narratore, di cui Walter Benjamin constatava la scomparsa nel saggio "Il narratore. Considerazioni sull'opera di Nikolai Leskov". Alcune caratteristiche della narrativa contemporanea riscontrabili anche nella letteratura dei e sui viaggi della speranza sono: l’ibridazione – o la forzatura – dei generi, la poetica documentaria, la combinazione di elementi di fiction e di non fiction, la svolta etica (e epica), la svolta narrativa, l’intenzione degli autori e delle autrici di agire sulla realtà, la centralità dell’esperienza umana e la coscienza della parzialità della verità.