Abstract
Il comune di San Giovanni in Fiore, situato a settanta chilometri a est del capoluogo di provincia Cosenza, rappresenta con i suoi circa 18.000 abitanti il più grande e antico centro abitato dell’altopiano silano. Il sangiovannese, il dialetto parlato a San Giovanni, è in declino tra i parlanti più giovani, ma resta la varietà dominante per la comunicazione informale, vale a dire in famiglia e fra amici, anche all’interno delle comunità di emigrati sangiovannesi all’estero (particolarmente numerosi nella Svizzera tedesca).
Il presente saggio intende illustrare la fonetica e la fonologia del sangiovannese nella sua forma più arcaica e rustica. Nell’introduzione (capitolo I) si fornisce un inquadramento del sangiovannese in rapporto agli altri dialetti calabresi, si presentano gli informatori e si espone il metodo adottato per la raccolta e l’analisi dei dati. La fonetica storica del sangiovannese costituisce l’oggetto principale della trattazione (capitolo II): si evidenzia, secondo il classico schema ascoliano, l’evoluzione del vocalismo e del consonantismo del dialetto in questione, descrivendo i suoni rispetto alla loro genesi latina. Il capitolo III è dedicato ad alcuni fenomeni generali tra cui il raddoppiamento fonosintattico, che in quest’area calabrese manifesta notevoli particolarità, mentre il capitolo IV prevede un’analisi sincronica del sistema fonologico del sangiovannese. Un breve capitolo conclusivo riepiloga i fenomeni più significativi rivelati dall’analisi del dialetto.