Abstract
Karl Witte non è stato soltanto un grande filologo, considerato a giusto titolo come il fondatore della filologia dantesca moderna, ma anche un importante traduttore, commentatore e esegeta di Dante. Questo contributo si propone di individuare i presupposti del lavoro interpretativo di Witte e di caratterizzare il suo approccio critico analizzando i suoi saggi danteschi e le sue edizioni commentate della Commedia e delle Rime.