Abstract
All’interno dei Rerum Vulgarium Fragmenta viene elaborata una specifica e originale topica amorosa che si avvale, in molti casi, dei lasciti della lirica precedente. Tra gli autori che furono presenti a Petrarca spicca sicuramente Cavalcanti, non solo per i copiosi prelievi testuali, ma anche perché la sua poesia costituiva un sicuro modello per quanto riguarda la fenomenologia dell’amore doloroso. Lo scopo di questo contributo è dunque quello di indagare se e in quale misura l’opera di Cavalcanti sia stata funzionale nella costituzione della poetica petrarchesca del dolore passando in rassegna la maniera in cui nel Canzoniere vengono rielaborate due peculiarità della poesia di Guido, ovvero il ruolo riservato al pianeta Marte nell’innamoramento e l’impiego della coppia rimica martiri : sospiri.