Abstract
Questo articolo esamina alcuni contributi, spesso poco noti, agli studi danteschi pubblicati nell’Ottocento nei paesi germanofoni. Si analizza in modo particolare l’influsso esercitato dalla nozione di ‘rinascimento’ che porta a considerare Dante come il primo poeta di una nuova età culturale e a sottolineare nella sua poesia e nella sua filosofia gli elementi di novità e di rottura rispetto alla tradizione medievale. Una particolare attenzione è rivolta ai concetti di ‘individuo’ e di ‘individualità’ considerati da Jacob Burckhardt un tratto fondamentale della cultura rinascimentale. Una considerazione conclusiva discute il rapporto tra Antichità e Medioevo in Auerbach alla luce di questo percorso di storia della critica.