Abstract
Si presenta una novella dello scrittore svizzero Conrad Ferdinand Meyer che può essere considerata a buon diritto uno dei contributi più originali alla riflessione sulla figura e l’opera di Dante nella letteratura tedesca. Un racconto-cornice evoca la presenza del poeta alla corte di Cangrande della Scala; per intrattenere le persone presenti alla corte, Dante deve raccontare una storia, ma attraverso la sua narrazione si ribella alla sua condizione di cortigiano. La vicenda che Meyer fa narrare al suo Dante è concepita, in contrasto alla Commedia, come »novella« che fa risaltare le ambivalenze morali dei protagonisti. Meyer suggerisce così ai lettori di riconsiderare anche la Commedia come un poema che, invece di giudicarli, esplora la contraddittoria vita interiore dei suoi personaggi.