Abstract
Fondate su differenti tradizioni di linguaggio, facendo appello alle arti delle Muse, animate da artigiani poeti ispirati, le forme poetiche greche corrispondono ad una poesia d’occasione in esecuzioni largamente ritualizzate. Nella posta in gioco del “triangolo urbinate” poeta-comittentepubblico (a cui occorre aggiungere l’esecutore, cantante o gruppo corale), il poema greco mostra le strategie di una enunciazione che ne rivela l’aspetto pratico e rituale, nella sua “performance” musicale e sociale. Cioè a dire che i suoi effetti di senso, in una poetica ricca in metafore, rimandano ad una serie di rappresentazioni ed a delle istituzioni che costituiscono il campo specifico proprio dell’antropologia culturale e sociale; nel caso particolare (segnatamente) una antropologia storica arricchita dalla comparazione con altre culture tradizionali. Raccogliendo una quindicina di contributi, il volume pubblicato in occasione del trasferimento di Claude Calame dalla Università di Losanna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi porta il titolo Sentiers transversaux. Entre poétiques grecques et politiques contemporaines (Grenoble, J. Millon, 2008). Al di là dei vantaggi fisici e psichici di tutte le forme di movimento trasversale, si tratta di insistere sui percorsi guidati dalla visione decentrata che l’antropologia culturale e sociale permette di portare su una cultura allontanata e, in particolare, sulle sue manifestazioni poetiche. Questa pubblicazione offre l’occasione di ritornare sugli approcci antropologici delle antiche culture e, in chiave critica, su alcune delle pratiche della nostra società. Un’iniziativa dell’ISR, in collaborazione con l’École française de Rome, la Faculté des Lettres dell’Università di Losanna e l’École des hautes études en sciences sociales (EHESS) di Parigi.